Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA)

Ultima modifica 2 luglio 2018

Questa Amministrazione Comunale con Deliberazione del Consiglio Comunale n.20 del 30.03.2004, ha approvato, ai sensi dell’articolo 8 comma 6 della L.36/2001, il “Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazione per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”; secondo quanto disposto dall’art.4 “Programmazione delle installazioni” del suddetto Regolamento comunale, ogni triennio il Comune di Cascina predispone ed approva, tramite apposito piano di dettaglio, un programma triennale delle installazioni degli impianti di cui trattasi provvedendo anche al suo aggiornamento sulla base delle eventuali nuove istanze pervenute per ciascun triennio, nel rispetto della normativa urbanistica ed edilizia vigente.

I Piani per l’Accessibilità sono programmi d’intervento – a livello comunale – finalizzati a garantire a tutti gli abitanti, mediante una pluralità di azioni, migliori condizioni nella fruizione degli edifici e degli spazi pubblici. Rappresentano la naturale evoluzione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), strumento di pianificazione reso obbligatorio dalla Legge 41/1986 e dalla Legge 104/1991.
Il Comune di Cascina ha incaricato l’arch. Luca Marzi per la realizzazione del Piano di Abbattimento Barriere Architettoniche e della mappa di Accessibilità”, riassumibile in 4 punti principali:

- 1°raccogliere le informazioni necessarie ad acquisire un quadro esaustivo delle tematiche in tema di accessibilità urbana;

- 2°adempiere alle norme vigenti in materia;

- 3°realizzare uno strumento programmatico d’intervento,

- 4°creare i presupposti per la gestione del monitoraggio delle cosiddette barriere architettoniche e per i  supporti informativi in grado di permettere una facile ed immediata consultazione delle informazioni; ma soprattutto costruendo il primo ausilio necessario alle persone con semplici o particolari disabilità, per conoscere lo spazio che dovranno percorrere, vivere e utilizzare. 

Per il compimento del lavoro come sopra esposto si possono individuare 5 fasi operative:

- FASE 1: di raccolta del materiale di riferimento per organizzare e predisporre le azioni da svolgere con l’obbiettivo di raccogliere notizie generali sugli spazi edilizi e urbani e sul loro contesto funzionale e prestazionale.;

- FASE 2: di rilievo di massima delle strutture e dei percorsi individuati, consente di individuare, in prima approssimazione, i problemi relativi all’accessibilità (nodi di conflitto persone-ambiente di tipo fisico¬sensoriale), e di mettere in luce le eventuali potenzialità da utilizzare per migliorare complessivamente la qualità degli spazi edilizi e urbani.;

- FASE 3: di verifica ed integrazione dei dati rilevati, le informazioni raccolte e standardizzate, come dai punti precedenti saranno oggetto di verifica da parte delle parti interessate dell’Amministrazione.;

- FASE 4: di valutazione del grado di accessibilità delle strutture e dei percorsi rilevati: sulla base dell’intera fase conoscitiva sono valutate le strutture e percorsi rilevati e riassunte in 6 categorie per diversa tipologia d’utenza. 

- FASE 5: Redazione dei rapporti di interventi – Schede di riferimento per l’analisi dei sistemi ambientali: sulla base dell’intera fase conoscitiva vengono redatti i rapporti d’intervento con indicato la serie di interventi atti a modificare i “conflitti uomo-ambiente” rilevati. Le valutazioni sono redatte sulla base delle schede ambientali di accompagnamento al rilievo. Tali schede sono realizzate come linee guida che l’amministrazione potrà adottare per il controllo del proprio patrimonio edilizio. Successivamente vengono redatti i programmi d’intervento, su questi sono indicate le scale temporali delle azioni che l’Amministrazione effettuerà secondo le scadenze definite dalla stessa amministrazione. 

ttualmente il tecnico incaricato ha redatto tutto il materiale descritto nelle fasi precedenti; tale piano sarà inserito nella variante di monitoraggio come piano di settore nell’ambito della Variante di Monitoraggio al Regolamento Urbanistico anch’essa in fase di redazione.